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Discarica di Malagrotta: i lavori vanno avanti

Il Consiglio Comunale non blocca i lavori

Nella seduta del 7 novembre il Consiglio Comunale ha approvato una mozione (31 a favore e 19 contro) che impegna “il Sindaco a richiedere a Marrazzo di adoperarsi affinché le decisioni che assumerà il tavolo interistituzionale avviato non sia condizionato dagli interventi in corso a Malagrotta”.

La mozione non richiede la sospensione dei lavori per la costruzione del gassificatore, così come richiesto dai cittadini e dalle Associazioni riunite nella Rete Rifiuti.

Alcuni partiti di maggioranza consiliare (RC, Verdi, Comunisti Italiani) avevano in precedenza sostenuto lo stop ai lavori. A fargli cambiare idea l’opera di mediazione dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Roma, Dario Esposito (Verdi), che, quindi, si conferma nel suo ruolo di mediatore tra l’ala sinistra della coalizione ed il resto della maggioranza, con buona pace della coerenza politica e delle richieste dei cittadini, presenti con una rappresentanza numerosa che non ha mancato di manifestare con fischi ed urla il proprio dissenso.

Solo il consigliere Adriana Spera (Capogruppo RC) ha avuto il coraggio di astenersi (l’Assessore Pomponi, invece, è uscito dall’aula), suscitando una aspra reazione dei suoi colleghi di coalizione e ricevendo, invece, implicito sostegno dal segretario romano di RC, Massimiliano Smeriglio, il quale ha dichiarato che “la politica dovrebbe ascoltare con maggiore attenzione le ragioni dei cittadini e delle associazioni ambientaliste” sottolineando come” il ciclo dei rifiuti deve rimanere distinto a quello dell’energia” .

Anche l’opposizione si è spaccata; solo AN e FI hanno votato contro la mozione perché “bisogna sospendere i lavori finché non sia accertata la nocività dell'impianto".

Quindi i lavori del gassificatore vanno avanti e la “palla” viene rimandata a Marrazzo .

Nel frattempo in Regione va avanti la Conferenza Programmatica sui rifiuti. Il tavolo tecnico regionale dedicato all’impiantistica ha concluso i suoi lavori affermando che il Lazio ha un deficit di impianti ed in particolare 2 per la chiusura del ciclo e 5-6 per la preselezione. Di parere opposto le Associazioni ambientaliste che ricordano che i due impianti già esistenti (Colleferro e San Vittore) sono sotto-utilizzati e alimentati da rifiuti provenienti da altre regioni. Invece per la Regione Lazio i due inceneritori già esistenti non soddisfano il fabbisogno regionale.

Se andranno avanti i lavori a Malagrotta l’altro impianto sarà realizzato dall’Ama, all’interno del suo bacino operativo cioè il territorio romano e ciò preoccupa non poco i cittadini, già alle prese con numerose altre fonti di inquinamento ambientale (clicca per approfondimenti).

(novembre 2006)

 

 

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1999 WWF Gruppo Attivo Roma XI